COMUNICATO STAMPA post-partita NEWTON PAYTON BARI 14/05/2011

PALLANUOTO, SERIE A/2: Newton Payton Bari ko a Civitavecchia, si complica il cammino salvezza. Cufino:“Troppa paura di vincere”



PRIVILEGE YARD CIVITAVECCHIA - NEWTON PAYTON BARI 12-10 (5-3; 1-1; 2-3; 4-3)

Privilege Yard Civitavecchia: Del Lungo, Simeoni, Coleine 1, Buffardi 1, Rinaldi, Lisi 3, Gianluca Muneroni 2, Zinno, Lombardi, Foschi 4 (2 rig.), Simone Pagliarini, Andrea Muneroni 1, Chiarelli. All. Marco Pagliarini.

Newton Payton Bari: Lignano, Angarano, Foglio, Patti, Provenzale 1, Mannarini, Valenti, Santamato 3, Di Pasquale 2, Sassanelli 1, Cuccovillo, De Bellis, Budjen 3 (1 rig.). All. Cufino.

Arbitri: Baglietto e Congiu.
Note: Superiorità numeriche: Civitavecchia 4/7, Bari 3/6. Spettatori 400 circa.

La buona notizia è che la retrocessione diretta è matematicamente scongiurata: in virtù della sconfitta della Fiorentina a Catania contro Muri Antichi, la Newton Payton Bari potrà ancora giocarsi le sue chance per rimanere in serie A2. La cattiva notizia è che la sconfitta per 10-12 rimediata a Civitavecchia rende difficilmente realizzabile il sogno dei biancoverdi baresi, scavalcati in classifica da Acicastello e dallo stesso Muri Antichi, di conquistare la salvezza senza passare attraverso la lotteria dei playout. Specialmente se la banda di Bruno Cufino dovesse affrontare il decisivo scontro diretto casalingo con Acicastello dell’ultima giornata con le stesse inspiegabili titubanze e paure mostrate in terra romana: i grandi traguardi bisogna meritarseli. I primi secondi di gara dimostrano che non si tratterà esattamente di un giorno da ricordare per le due difese: Civitavecchia passa con un bel tiro dalla distanza di Gianluca Muneroni, Bari pareggia con Di Pasquale (1-1). Botta e risposta che si ripete subito dopo con le reti di Foschi (2-1) su rigore e Santamato (2-2) dalla distanza. La tenacia e la voglia di vincere della terza forza del campionato emergono a metà tempo: la competitiva formazione romana non ha intenzione di fare sconti ai baresi, inspiegabilmente timidi e poco convinti. Andrea Muneroni e Lisi si giovano dei tanti errori dei draghetti biancoverdi per portare i civitavecchiesi avanti di due lunghezze (4-2). A tirar fuori la squadra di Bruno Cufino dal momento di smarrimento ci prova il montenegrino Budjen che si procura e realizza il penalty del 4-3. Ma sul finire di frazione ancora Lisi è implacabile davanti a Lignano (5-3). Nel secondo parziale i competitivi laziali prendono in mano le redini del match, ma sbagliano troppo in fase offensiva. Pagliarini e Coleine sbagliano due rigori (il secondo respinto da Lignano), Foschi e Gianluca Muneroni sprecano occasioni su occasioni. Bari però non ne approfitta: il giovanissimo portiere Lombardi, debuttante in A2, si mette in luce ipnotizzando gli attaccanti ospiti nelle poche opportunità da rete che riescono a costruire. A sbloccare l’impasse offensiva delle due formazioni ci pensa Foschi che in superiorità numerica colpisce allungando ulteriormente le distanze (6-3). Le speranze pugliesi sono tenute a galla da Sassanelli (6-4). Non piace però l’ atteggiamento arrendevole dei baresi, poco appropriato per una squadra che si sta giocando una fetta cospicua di salvezza. Qualcosa di meglio in casa Payton si vede nel terzo tempo, quando quantomeno si nota un po’ più di mordente in più. Troppo poco. Santamato suona la carica per i biancoverdi (6-5), Buffardi spegne sul nascere gli entusiasmi degli ospiti (7-5). Bari si riavvicina con bomber Provenzale (un po’ in ombra) che sfrutta a dovere un’azione con l’uomo in più (7-6). L’ennesimo rigore assegnato a favore e realizzato da Foschi consente ai padroni di casa di rimanere sul più due (8-6). A pochi secondi dalla sirena capitan Di Pasquale rimette in gioco i biancoverdi (8-7). Che arrivano addirittura al pari con Budjen all’inizio dell’ultimo tempo (8-8). Sarebbe questo il momento per una formazione convinta e sicura di sé di impadronirsi della partita mettendo in acqua tutta le proprie risorse tecniche e caratteriali. E invece la Payton si scioglie come neve al sole. Gianluca Muneroni e Lisi in superiorità numerica creano il break che sostanzialmente decide la gara (10-8). Gli ospiti provano a reagire, per due volte si rimettono in scia agli avversari, prima con Santamato (10-9) e poi dopo una palombella vincente di Foschi (11-9), con Budjen (11-10). Ma è troppo tardi per raddrizzare in extremis una gara giocata sottotono. Anzi, a pochi secondi dal termine è Coleine a rendere più amaro il parziale per i baresi (12-10). “Squadra senza anima, senza grinta e con troppa paura di vincere” – il duro giudizio a fine gara di Mister Cufino – “non siamo stati in grado di approfittare di un Civitavecchia volenteroso ma comunque appagato e distratto dagli imminenti playoff. Abbiamo sprecato troppo in attacco, incapaci di affondare il contropiede, che dovrebbe essere la nostra arma migliore, sintomo evidente di uno stato ansioso che deve sparire in una settimana. Ora tutto è nelle mani degli altri, ma noi abbiamo il dovere di dare il massimo fino in fondo. Poi quel che sarà, sarà”.

   
 
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